mai più senza

ora, che siano svedesi - senza mancare di rispetto a nessuno - non è che mi importi da morire.
che siano dei geni, sì, questo sì.

l'ideatrice del Mud Art Cafè di via Bligny, ha qualcosa in più rispetto ad altri, e questo qualcosa le ha permesso di creare un posto tanto carino, ma senza essere sdolcinaNti che poi ci viene il diabete, avvolgente, informale, spiritoso, accogliente, pulito, preciso e familiare.

E con familiare intendo che la proprietaria e i due ragazzi che l'aiutano, penso uno dei due sia suo figlio (biondo... quindi svedese), vivono il locale come davvero fosse casa loro.
Si siedono e mangiano insieme ai clienti, sfogliano il giornale, ridono e scherzano, mantenendo sempre un occhio attento al cliente e alle sue esingenze. Insomma ti fanno star rilassata.





 
Sìsì, la proprietaria è svedese. Lei, i dolci, l'arredamento... che ne so, ovunque leggo qualcosa su questo posto iniziano tutti con 'un posticino che ti fa sentire vicina la Svezia', 'la Svezia a due passi da casa', 'locale svedese'... non so che dire. A me sembra un ottimo posto, gestito in maniera molto efficente da una bellissima donna e con una proposta gastronimica molto divertente.


ci sono andata sabato pomeriggio: io e I. abbiamo gustato dei panini sublimi, che - come dice il saggio I. - cominci a mangiare da quando li vedi arrivare, talmente sono belli e gustosi agli occhi.
io ne ho preso uno con i gamberetti, e pensare che a me i gamberetti in un panino non sono mai piaciuti.
è che c'era accostato di tutto (sì, 'accostato', non 'schiacchiato', 'mischiato', 'unito', 'farcito' etc. in Svezia si vede che 'accostano', e gli riesce molto bene), dai cetrioli ai pomodori, da fette di limone sottili a una salsa fatta tipo con il caviale rosso che ha il suo nome ben preciso ma che ovviamente mi sono scordata e così via. Il panino - una tasca di pane con i semi dfi papavero - era adagiato (sì, perché si vede che da loro non lo 'mettono', non lo 'servono', lo adagiano...) su un tovagliolo colorato nel piatto, con una salsina a parte e coltello e forchetta quanto mai azzeccati.
Una cosa da brividi: il panino più buono che abbia mai mangiato. Mi ha battuto anche il Giusto del Panino Giusto con acciughe burro crudo e senape. Per Dio!






gli è andata bene al Mud che a me i dolci non piacciono. Ma se mi fossero piaciuti avrei fatto una strage.
Ho assaggiato (sì, perché lì dentro oramai anche io non ho 'mangiato', 'masticato' o 'provato', no, io ho 'assaggiato'...) delle palline di caffè con cioccolato fiocchi d'avena e cocco ricoperti con scaglie di cocco, una cosa paradisiaca, specie se gustate con un te al gelsomino.

Insomma. Io, mai più senza.
Alcuni di voi impazziranno d'emozione lì dentro.

Commenti

  1. Oddio ma hai cambiato radicalmente la grafica del blog senza dire nulla?? Ma si fanno queste cose? Senza avvertire? Beh comunque mi piace, promossa!
    Ti avviso però: lei sarà svedese e il suo bimbo pure. Ma la cucina se è così buona non lo è. Io ci sono stato in Svezia. Mai mangiato così male in vita mia. Anzi si, in Norvegia, ma devo dire che la gastronomia svedese e quella norvegese non avevano così tante differenze. Quando sono tornato mi è piaciuto persino il pranzo dell'aereo :)

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  2. ahaha sì, era un po' che volevo restaurarlo ;-)
    secondo me il posto è molto bello, lei è molto svedese, ma i panini sono fenomenali a prescindere.
    vacci se hai tempo!
    d.

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  3. l'ho individuato settimana scorsa mentre biciclettavo scatenato in bligny. In effetti il luogo ispira. testerò, testerò!

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