little lion woman

è stato quando ho lasciato un pacco da diciotto candele in macchina, candele che si sono sciolte e hanno innondato l'auto di paraffina viola, lì avrei dovuto capire che la mia Punto era ormai stanca e non ne poteva più.
invece di coccolarla, ascoltarla, capirla e rincuorarla, ho lasciato correre e si è schiantata.
la cerco dappertutto, sembra che a milano ci siano solo Punto blu che mi ricordano lei.
insomma, un po' come quando sei adolescente e ti piace quello con la macchina pinco pallino e allora tutte le macchine pinco pallino che vedi ti manca il fiato e ti tremano le gambe, e ti sembra che sia l'unica auto in circolazione e impari addirittura la targa (o almeno la fine... fiesta nera, fine targa LY... era lui).

va be', di ritorno da Londra posso dirvi tre cose, anzi quattro:
-  ho scoperto che con il taglio di capelli alla michelle williams che mi ritrovo posso anche non usare mai più il phon perché sono fighissimi uguale;

- la prima cosa che ho visto atterrata in italia è stata una signora che si è presa gioco di un vigile all'aereoporto parcheggiano in doppia fila dopo che il vigile le ha detto che era vietato: è sceda dall'auto, ha guardato il vigile e ha detto 'dai su, due minuti e torno'. il vigile ha perso tutta l'autorità che si era guadagnato con fatica e in un secondo è stato preso di mira da altri mille deficienti che a loro volta hanno parceggiato il terza e quarta fila;


- bravi gli arcade fire, ma non mi hanno fatto impazzire;




- sono stata tentata di comprare un servizio di piatti con su William e Kate;
(non vi dirò mai se ho ceduto o meno)


a breve il report forografico

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