"tieniti libera per il 2 ottobre, ci andiamo a vedere un concerto".
cavoli, proprio a me, ragazzetta nazional-popolare che non direbbe no a nulla, figuriamoci ad un invito musicale.
mi incuriosisco però, e nonostante il tempo per ragionarci sopra sia mancato, ultimamente, faccio una rapida ricerca e trovo due concerti in data 2 ottobre.
il primo è quello dei Living Colour, già sentiti tre-quattro anni fa al Motion di Zingonia (BS), e mi ricordo anche che non essendo di quella pasta lì e non sopportando molto il cross over, finito il concerto non avevo capito molto di quello a cui avevo assistito.
ma lo scarto.
lo scarto perché sono fiduciosa,
il secondo concerto è.. oddio.
non ci credo.. ahaha Bryan Adams al Teatro Smeraldo.
be', Heaven e Back to you quando ero più di ragazzina di ora mi piacevano abbestia.
e poi mi si invita, si presume che il biglietto me lo regalino, perché no?
e' Bryan Adams, infondo, mica uno degli ultimi arrivati.
giovedì 2 ottobre arriva.
si prende posto in platea e alle nove spaccate ecco uscire in total black il biondino più carino di Kingston.
alto un mentro e il nulla, si approccia al microfono e parte subito con un pezzo del nuovo album.
tra me e me, ma poi condivido anche il pensiero con chi mi sta accanto, mi chiedo come farà a sostenere due ore di concerto senza band, solo con chitarra voce e armonica non sapendo nemmeno una parola in italiano.
come fa?
fa che è un cretino allo stato puro.
non sta zitto un attimo, non sta serio un secondo, nemmeno sui pezzi lenti dove quando si accorge di essere un po' troppo 'acustico', si prende in giro da solo facendosi il verso.
poi vorrebbe spiegarci le canzoni ma.. 'scuate, non parlo italiano quindi non ve le spiego';
poi vorrebbe presentarci la sua band ma.. 'mi spiace, sono solo stasera';
poi introduce un brano che ha scritto per un film con sandra bullok.. "e ho pensato wow! sandra bullok, magari c'è la possibilità di.. consocerla? uscirsci? scambiare qualche tenerezza? baciarsi? no...";
poi scatta il un po' di anarchia tra il pubblico appena ci si accorge che risponde alle domande urlate.
ed ecco che le tre ragazze accanto a me gli urlano 'we love you', così una in mezzo si sente in dovere di farsi notare con un 'i love you too', finché un uomo dalla galleria urla 'ti amo', e il biondino canadese va verso di lui a braccia aperte.
è un pazzo.
davvero simpaticissimo.
dice che in hotel sono andati da lui due a chiedergli l'autografo e a dirgli "please please please stasera suonaci questa canzone".. "vorrei sapere se quelle due persone sono qui. eccovi.... questa è per voi".
poi vede una ragazza in piedi appoggiata al muro e le dice che in quarta fila c'è posto.
fa alzare tutti i distinti e la fa accomodare.. "Come ti chiami? Tania? ok, e lei come si chiama? Gaetano? ok, allora Tania lui Gaetano, Gaetano lui è Tania. scambiatevi due bacini".
poi a metà fa 'Summer of '69' che praticamente canta solo il pubblico.
qualcuno si è anche commosso :)
bello davvero.
poi tocca a quelle che mi ricordo io 'Run to you', 'Heaven', 'Please forgive me " e altre che invece non mi ricordavo esistessero.
poi alla fine - anche se 'I do it for you' non l'ha fatta, peccato - guadagna cento punti in un solo minuto:
"vorrei salutare due amici che sono qui, uno è John Ritchmon - e si alza per davvero lui - e l'altro è... Mourinho".
cazzo Mourinho?!?!
non ci credo e inceve è lì
si prende gli insulti e rido come una scema.
cavoli 'sto bryan adamas stasera mi ha fatto davvero sorridere.
non sarà il mio concerto della vita, per carità, ma non mi aspettavo nulla.
è un popolare che piace alle persone popolari.
lo trovo banale dopo un po' (quasi mi spiace di averlo stroncato nella rece del suo ultimo "11"), ma è pur sempre uno che c'è stato, che ha fatto, che ha scritto canzoni che rimarranno nella storia.
'Heaven' poi, è stato io mio primo lento, ballato ad una festa di carnevale.. mica si scordano queste cose.
poi c'è chi vuol farlo per forza, chi vuole rinnegare alcune sfigataggini del passato perché ridicole.
grazie a dio, io no.
quindi, banale, tamarro, fuori moda, imbarazzante, scoppiato che si possa dire, io al concerto di adams mi sono fatta quattro abbondanti risate, ho osservato la società milanese al suo cospetto per almeno due ore, ho sentito un cinquantenne ancora con una bella voce e bravo alla chirarra, ho vissuto una situazione intima per via del luogo e dell'affetto che il pubblico aveva nei suoi confronti, ma soprattutto.. ho urlato PIRLA a Mourinho.
perciò, avrei potuto fare a meno di andarci?
di sicuro, mai mi avessero invitato, mai nemmeno avrei povato con un accredito.
ci sono andata?
si, incuriosita anche, non mi sono mai posta la domanda di come potesse essere.. non mi è ami importato.
mi sono divertita?
si.
pensatela come volete.
io prendo e porto a casa
cavoli, proprio a me, ragazzetta nazional-popolare che non direbbe no a nulla, figuriamoci ad un invito musicale.
mi incuriosisco però, e nonostante il tempo per ragionarci sopra sia mancato, ultimamente, faccio una rapida ricerca e trovo due concerti in data 2 ottobre.
il primo è quello dei Living Colour, già sentiti tre-quattro anni fa al Motion di Zingonia (BS), e mi ricordo anche che non essendo di quella pasta lì e non sopportando molto il cross over, finito il concerto non avevo capito molto di quello a cui avevo assistito.
ma lo scarto.
lo scarto perché sono fiduciosa,
il secondo concerto è.. oddio.
non ci credo.. ahaha Bryan Adams al Teatro Smeraldo.
be', Heaven e Back to you quando ero più di ragazzina di ora mi piacevano abbestia.
e poi mi si invita, si presume che il biglietto me lo regalino, perché no?
e' Bryan Adams, infondo, mica uno degli ultimi arrivati.
giovedì 2 ottobre arriva.
si prende posto in platea e alle nove spaccate ecco uscire in total black il biondino più carino di Kingston.
alto un mentro e il nulla, si approccia al microfono e parte subito con un pezzo del nuovo album.
tra me e me, ma poi condivido anche il pensiero con chi mi sta accanto, mi chiedo come farà a sostenere due ore di concerto senza band, solo con chitarra voce e armonica non sapendo nemmeno una parola in italiano.
come fa?
fa che è un cretino allo stato puro.
non sta zitto un attimo, non sta serio un secondo, nemmeno sui pezzi lenti dove quando si accorge di essere un po' troppo 'acustico', si prende in giro da solo facendosi il verso.
poi vorrebbe spiegarci le canzoni ma.. 'scuate, non parlo italiano quindi non ve le spiego';
poi vorrebbe presentarci la sua band ma.. 'mi spiace, sono solo stasera';
poi introduce un brano che ha scritto per un film con sandra bullok.. "e ho pensato wow! sandra bullok, magari c'è la possibilità di.. consocerla? uscirsci? scambiare qualche tenerezza? baciarsi? no...";
poi scatta il un po' di anarchia tra il pubblico appena ci si accorge che risponde alle domande urlate.
ed ecco che le tre ragazze accanto a me gli urlano 'we love you', così una in mezzo si sente in dovere di farsi notare con un 'i love you too', finché un uomo dalla galleria urla 'ti amo', e il biondino canadese va verso di lui a braccia aperte.
è un pazzo.
davvero simpaticissimo.
dice che in hotel sono andati da lui due a chiedergli l'autografo e a dirgli "please please please stasera suonaci questa canzone".. "vorrei sapere se quelle due persone sono qui. eccovi.... questa è per voi".
poi vede una ragazza in piedi appoggiata al muro e le dice che in quarta fila c'è posto.
fa alzare tutti i distinti e la fa accomodare.. "Come ti chiami? Tania? ok, e lei come si chiama? Gaetano? ok, allora Tania lui Gaetano, Gaetano lui è Tania. scambiatevi due bacini".
poi a metà fa 'Summer of '69' che praticamente canta solo il pubblico.
qualcuno si è anche commosso :)
bello davvero.
poi tocca a quelle che mi ricordo io 'Run to you', 'Heaven', 'Please forgive me " e altre che invece non mi ricordavo esistessero.
poi alla fine - anche se 'I do it for you' non l'ha fatta, peccato - guadagna cento punti in un solo minuto:
"vorrei salutare due amici che sono qui, uno è John Ritchmon - e si alza per davvero lui - e l'altro è... Mourinho".
cazzo Mourinho?!?!
non ci credo e inceve è lì
si prende gli insulti e rido come una scema.
cavoli 'sto bryan adamas stasera mi ha fatto davvero sorridere.
non sarà il mio concerto della vita, per carità, ma non mi aspettavo nulla.
è un popolare che piace alle persone popolari.
lo trovo banale dopo un po' (quasi mi spiace di averlo stroncato nella rece del suo ultimo "11"), ma è pur sempre uno che c'è stato, che ha fatto, che ha scritto canzoni che rimarranno nella storia.
'Heaven' poi, è stato io mio primo lento, ballato ad una festa di carnevale.. mica si scordano queste cose.
poi c'è chi vuol farlo per forza, chi vuole rinnegare alcune sfigataggini del passato perché ridicole.
grazie a dio, io no.
quindi, banale, tamarro, fuori moda, imbarazzante, scoppiato che si possa dire, io al concerto di adams mi sono fatta quattro abbondanti risate, ho osservato la società milanese al suo cospetto per almeno due ore, ho sentito un cinquantenne ancora con una bella voce e bravo alla chirarra, ho vissuto una situazione intima per via del luogo e dell'affetto che il pubblico aveva nei suoi confronti, ma soprattutto.. ho urlato PIRLA a Mourinho.
perciò, avrei potuto fare a meno di andarci?
di sicuro, mai mi avessero invitato, mai nemmeno avrei povato con un accredito.
ci sono andata?
si, incuriosita anche, non mi sono mai posta la domanda di come potesse essere.. non mi è ami importato.
mi sono divertita?
si.
pensatela come volete.
io prendo e porto a casa
Commenti
Posta un commento