ogni tanto penso di non essere proprio così brava a fare questo mestiere.
"meno male", direte voi, che ogni tanto lo penso.
no, mi spiace... "meno male" un cazzo.
non me lo posso permettere.
io devo sapere tutto.
devo sapere chi era uno trent'anni fa, devo sapere chi è adesso l'ad di una major, devo sapere i capisaldi della discografia.
devo saperlo dire, devo saperne parlare.
dovrei riconoscere le facce, in modo da non perdermi nessun particolare.
devo sapere le canzoni. tutte.
perché sennò come faccio a intervistare e criticare?
posso per caso permettermi di sbagliare?
no. no perché mi porto dietro una testata che ha a capo due professionsti del settore.
e devo essere capace di scrivere: scrivere BE-NE!
accenti, virgole, spazi, doppie, i... tutto, devo sapere tutto.
non deve più succedere che il mio direttore mi mandi una mail all'una di notte con oggetto: Daniela, che è successo?
ed è successo che c'è un mio articolo e in rosso tutti i refusi: una ventina, almeno.
errori grammaticali e di contenuti.
cazzo. ma come si fa?
come ce lo si spiega?
"e sì, non l'ho riletto..."
NON L'HO RILETTO???
ma siamo pazzi?
"e sì, ero di fretta..."
DI FRETTA????
'n c'è un cavolo da fare.
questa cosa di aver iniziato così presto, con la valigia carica di passione, deve evolversi un po'.
perché poi le sento le ragazze ogni tanto.
loro fanno tutte le educatrici, e le sento che spesso dicono: "sì quella nuova è brava, ci mette passione, ma non sa quello che fa. non ha finito gli studi quindi le mancano gli strumenti per finalizzare bene il suo lavoro..."
eccheccazzo.
pur'io sono così?
forse sì.
non che per il mestiere si debba per forza avere una laurea in chissà cosa, però cazzo...
la passione dopo un po' non basta più per rimanere dove si è.
ed è cinque anni che vado avanti di passione, imparando ed assorbendo tutto quello che posso...
e se non fosse abbastanza?
se davvero scoprissi che ho solo tanta passione?
che incubo.
è che poi diventa un circolo vizioso, nel senso che più mi appunto cose da imparare e studiare, più ho da lavorare, più mi entrano cose da fare e che mi fanno accantonare il tal libro o il tal disco.
e ho arretrati, ho montagne link che vorrei visitare, storie da farmi raccontare, volumi da divorare.. ma quando?
è che poi uno da per scontato che per essere dove sono abbia delle basi solidissime.
ed è la cosa che mi ha sempre spronata a conoscere e sapere, a bere dagli altri, a divorare le loro informazioni...
forse è perché mi capita di cenare e frequentare gente che ne sa troppo, gente che ha oltre i cinquant'anni e che di questa macchina infernale della musica sa tutto e oltre, perché lo ha vissuto, perché c'era, perché ha contribuito a farla crescere... non sarebbe male come alibi, che ne dite?
l'altro giorno ero in ufficio da Zanna e mentre lui era al telefono ho preso in mano un volume sui Pink Floyd. Una cosa enorme.
quando zanna ha messo giù il telefono e mi ha guardata io gli ho detto: 'io non so un cazzo.'
date, titoli, musicisti di passaggio, scioglimenti, riferimenti, concerti memorabili... ma posso?
no che non posso.
e allora cosa faccio?
imparo.
cazzo se imparo.
vorrei avere quaranta ore al giorno.
ventiquattro, non mi bastano più.
"meno male", direte voi, che ogni tanto lo penso.
no, mi spiace... "meno male" un cazzo.
non me lo posso permettere.
io devo sapere tutto.
devo sapere chi era uno trent'anni fa, devo sapere chi è adesso l'ad di una major, devo sapere i capisaldi della discografia.
devo saperlo dire, devo saperne parlare.
dovrei riconoscere le facce, in modo da non perdermi nessun particolare.
devo sapere le canzoni. tutte.
perché sennò come faccio a intervistare e criticare?
posso per caso permettermi di sbagliare?
no. no perché mi porto dietro una testata che ha a capo due professionsti del settore.
e devo essere capace di scrivere: scrivere BE-NE!
accenti, virgole, spazi, doppie, i... tutto, devo sapere tutto.
non deve più succedere che il mio direttore mi mandi una mail all'una di notte con oggetto: Daniela, che è successo?
ed è successo che c'è un mio articolo e in rosso tutti i refusi: una ventina, almeno.
errori grammaticali e di contenuti.
cazzo. ma come si fa?
come ce lo si spiega?
"e sì, non l'ho riletto..."
NON L'HO RILETTO???
ma siamo pazzi?
"e sì, ero di fretta..."
DI FRETTA????
'n c'è un cavolo da fare.
questa cosa di aver iniziato così presto, con la valigia carica di passione, deve evolversi un po'.
perché poi le sento le ragazze ogni tanto.
loro fanno tutte le educatrici, e le sento che spesso dicono: "sì quella nuova è brava, ci mette passione, ma non sa quello che fa. non ha finito gli studi quindi le mancano gli strumenti per finalizzare bene il suo lavoro..."
eccheccazzo.
pur'io sono così?
forse sì.
non che per il mestiere si debba per forza avere una laurea in chissà cosa, però cazzo...
la passione dopo un po' non basta più per rimanere dove si è.
ed è cinque anni che vado avanti di passione, imparando ed assorbendo tutto quello che posso...
e se non fosse abbastanza?
se davvero scoprissi che ho solo tanta passione?
che incubo.
è che poi diventa un circolo vizioso, nel senso che più mi appunto cose da imparare e studiare, più ho da lavorare, più mi entrano cose da fare e che mi fanno accantonare il tal libro o il tal disco.
e ho arretrati, ho montagne link che vorrei visitare, storie da farmi raccontare, volumi da divorare.. ma quando?
è che poi uno da per scontato che per essere dove sono abbia delle basi solidissime.
ed è la cosa che mi ha sempre spronata a conoscere e sapere, a bere dagli altri, a divorare le loro informazioni...
forse è perché mi capita di cenare e frequentare gente che ne sa troppo, gente che ha oltre i cinquant'anni e che di questa macchina infernale della musica sa tutto e oltre, perché lo ha vissuto, perché c'era, perché ha contribuito a farla crescere... non sarebbe male come alibi, che ne dite?
l'altro giorno ero in ufficio da Zanna e mentre lui era al telefono ho preso in mano un volume sui Pink Floyd. Una cosa enorme.
quando zanna ha messo giù il telefono e mi ha guardata io gli ho detto: 'io non so un cazzo.'
date, titoli, musicisti di passaggio, scioglimenti, riferimenti, concerti memorabili... ma posso?
no che non posso.
e allora cosa faccio?
imparo.
cazzo se imparo.
vorrei avere quaranta ore al giorno.
ventiquattro, non mi bastano più.
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