fa più o meno così.
Avevo terminato di leggere 'Io sono il tenebroso', mio primo libro della Vargas della quale mi sono immediatamente innamorata, di lei cone dei tre evangelisti. Dicevo. Avevo finito di leggere questo bel libro, erano le tre del mattino e I. era andato a farsi una doccia.
Io mi sono rigirata nel letto, puntanto i comodini con pile di libri sopra e mi sono messa a cercarne uno da sfogliare su quello accanto a me. Libri sui pub, sul Torino, del Torino, per il Torino e così via.
Decido così di rotolarmi fino al comodino di I., e cercare tra quelli impilati lì un volume più avvincente. Tiro via in paio di oggetti dalla pila in alto ed ecco che sbuca un bigliettino.
Un foglio, insomma. Scritto a mano.
Echeppalle. Lo leggo? Non lo leggo?
Va be', ovvio, lo leggo.
"Buongiorno! Sono uscita a fare delle commissioni..." bla bla bla.
Firmato. Leggo la firma. F.
E chi cazzo è F.? So che la moglie si chiama G., non F. Chi è EFFEEEEEEEEEE???????
I. finisce di farsi la doccia. Io rimetto tutto a posto e mi stendo nel letto, sguardo fisso sul soffitto.
Che faccio? Glielo dico? Mi arrabbio? Penso male? Ho già le corna che spuntano e non me ne sono accorta? E' uguale a tutti gli altri? L'ho preso nel culo? Come glielo dico? Che faccio, l'offesa?
Nel tempo che ho frullato insieme tutte queste cose me lo sono ritrovata sotto le coperte con me, faccia a faccia come piace a noi, io ben incastrata tra spalla e petto, lui che mi scompiglia i capelli. Occhi baci e mani, sorrisi e il mio sguardo fisso da gufo che giuro dev'essere stato bruttissimo.
Mi chiede se va tutto bene e io ovviamente rispondo 'ma certo!'.
Buonanotte. La buonanatte arriva da lì a qualche minuto. Qualche minuto più tardi I. è svenuto in letargo e russa come un angioletto.
Io intanto non riesco a chiudere occhio. Sudo da ferma e penso a che fare.
Glielo dico? Gli chiedo chi è F.? CHI CAZZO E' EFFEEEEEEEEEEEEEE PUNTO????
No dai, non glielo chiedo. Sicuramente ci sarà una spiegazione così banale da farmi sentire ridicola, tipo con le mani sporche di marmellata. No figuriamoci, magari è di sua cognata che si chiama F. e il biglietto gliel'ha lasciato in negozio e lui magari l'ha trasportato fino al comodino. Ma no, ma figurati, magari è la ragazza delle pulizie, che si chiama M. ma a volte magari le piace firmarsi F.
Eccheccazzo.
No, non regge nessuna delle ipotesi. Che faccio? Un'altra notte in bianco che per di più non ho nemmeno un cazzo da leggere? Ma se glielo chiedo e lo sgamo che succede? Magari preferisco far finta di niente, no?
'Testone...'
'ronffffff ronfffff ronfffffffffffffffffff'
'Testone...'
'grrrrr dronfff cruuuussss ronfffff'
'I.'
'Mhhh..'
'Chi è F.?'
'MMMMhhh????'
'Sì, be', prima ho cercato un libro ma ho trovato un bigliettino firmato F.'
'MMMhhhh, boh....'
'C'è scritto Buongiono bla bla bla... chi è F.????'
'Non lo so. Facciamo una cosa, guardiamo questo bigliettino'
A questo punto I. accende la luce del comodino. Tira via un po' di aggeggi dal comodino e ancora assonnato prende un foglio di carta, ma nel prenderlo cadono tutti quanti i foglietti e si spargono sul pavimento.
Lui ancora assonnato e a pancia in giù, con braccio penzolante sui foglietti sparsi per terra (ma quanti cazzo sonooooooo?????), ne prende uno, lo guarda e dice:
'G. mia moglie'.
'No, non è quello...'
ne prende un altro (!!!!!)
'G., sempre mia moglie. Saranno qua da mesi, se non anni. Non sapevo nemmeno di averli'
'Ma no, a parte che se avessi letto G. non mi sarei nemenno preoccupata, cioè, chissene, ma io ho visto F.'
Al che balzo sulla schiena di I. a cavalcioni e mi allungo a terra per guardare i bigliettini sparsi sul pavimento (!!!!!!). Ne riconosco uno e dico:
'Eccolo!'
. . .
. . .
. . .
'G. mia moglie....'
Guardo bene. Non è possibile.
Riguardo bene. Cazzo è una G. non è una F.
Guardo I. che sta per scoppiare a ridere, vista la crepa che mi percorre il viso.
Non so che dire, ma la prima cosa che esce è:
'Cazzo di' a tua moglie di farle bene 'ste cazzo di G. Ti sembra una G. questa? Cazzo!'
Stavolta scoppia a ridere per davvero.
Io offesissima mi nascono tra le sue braccia e il piumone e lui ride e ride, carezzandomi i capelli e io mi sento piccola piccola.
Ci addormentiamo così. Con lui che ogni tanto si rigira nel letto e ancora ride.
E anche questa è andata...
Avevo terminato di leggere 'Io sono il tenebroso', mio primo libro della Vargas della quale mi sono immediatamente innamorata, di lei cone dei tre evangelisti. Dicevo. Avevo finito di leggere questo bel libro, erano le tre del mattino e I. era andato a farsi una doccia.
Io mi sono rigirata nel letto, puntanto i comodini con pile di libri sopra e mi sono messa a cercarne uno da sfogliare su quello accanto a me. Libri sui pub, sul Torino, del Torino, per il Torino e così via.
Decido così di rotolarmi fino al comodino di I., e cercare tra quelli impilati lì un volume più avvincente. Tiro via in paio di oggetti dalla pila in alto ed ecco che sbuca un bigliettino.
Un foglio, insomma. Scritto a mano.
Echeppalle. Lo leggo? Non lo leggo?
Va be', ovvio, lo leggo.
"Buongiorno! Sono uscita a fare delle commissioni..." bla bla bla.
Firmato. Leggo la firma. F.
E chi cazzo è F.? So che la moglie si chiama G., non F. Chi è EFFEEEEEEEEEE???????
I. finisce di farsi la doccia. Io rimetto tutto a posto e mi stendo nel letto, sguardo fisso sul soffitto.
Che faccio? Glielo dico? Mi arrabbio? Penso male? Ho già le corna che spuntano e non me ne sono accorta? E' uguale a tutti gli altri? L'ho preso nel culo? Come glielo dico? Che faccio, l'offesa?
Nel tempo che ho frullato insieme tutte queste cose me lo sono ritrovata sotto le coperte con me, faccia a faccia come piace a noi, io ben incastrata tra spalla e petto, lui che mi scompiglia i capelli. Occhi baci e mani, sorrisi e il mio sguardo fisso da gufo che giuro dev'essere stato bruttissimo.
Mi chiede se va tutto bene e io ovviamente rispondo 'ma certo!'.
Buonanotte. La buonanatte arriva da lì a qualche minuto. Qualche minuto più tardi I. è svenuto in letargo e russa come un angioletto.
Io intanto non riesco a chiudere occhio. Sudo da ferma e penso a che fare.
Glielo dico? Gli chiedo chi è F.? CHI CAZZO E' EFFEEEEEEEEEEEEEE PUNTO????
No dai, non glielo chiedo. Sicuramente ci sarà una spiegazione così banale da farmi sentire ridicola, tipo con le mani sporche di marmellata. No figuriamoci, magari è di sua cognata che si chiama F. e il biglietto gliel'ha lasciato in negozio e lui magari l'ha trasportato fino al comodino. Ma no, ma figurati, magari è la ragazza delle pulizie, che si chiama M. ma a volte magari le piace firmarsi F.
Eccheccazzo.
No, non regge nessuna delle ipotesi. Che faccio? Un'altra notte in bianco che per di più non ho nemmeno un cazzo da leggere? Ma se glielo chiedo e lo sgamo che succede? Magari preferisco far finta di niente, no?
'Testone...'
'ronffffff ronfffff ronfffffffffffffffffff'
'Testone...'
'grrrrr dronfff cruuuussss ronfffff'
'I.'
'Mhhh..'
'Chi è F.?'
'MMMMhhh????'
'Sì, be', prima ho cercato un libro ma ho trovato un bigliettino firmato F.'
'MMMhhhh, boh....'
'C'è scritto Buongiono bla bla bla... chi è F.????'
'Non lo so. Facciamo una cosa, guardiamo questo bigliettino'
A questo punto I. accende la luce del comodino. Tira via un po' di aggeggi dal comodino e ancora assonnato prende un foglio di carta, ma nel prenderlo cadono tutti quanti i foglietti e si spargono sul pavimento.
Lui ancora assonnato e a pancia in giù, con braccio penzolante sui foglietti sparsi per terra (ma quanti cazzo sonooooooo?????), ne prende uno, lo guarda e dice:
'G. mia moglie'.
'No, non è quello...'
ne prende un altro (!!!!!)
'G., sempre mia moglie. Saranno qua da mesi, se non anni. Non sapevo nemmeno di averli'
'Ma no, a parte che se avessi letto G. non mi sarei nemenno preoccupata, cioè, chissene, ma io ho visto F.'
Al che balzo sulla schiena di I. a cavalcioni e mi allungo a terra per guardare i bigliettini sparsi sul pavimento (!!!!!!). Ne riconosco uno e dico:
'Eccolo!'
. . .
. . .
. . .
'G. mia moglie....'
Guardo bene. Non è possibile.
Riguardo bene. Cazzo è una G. non è una F.
Guardo I. che sta per scoppiare a ridere, vista la crepa che mi percorre il viso.
Non so che dire, ma la prima cosa che esce è:
'Cazzo di' a tua moglie di farle bene 'ste cazzo di G. Ti sembra una G. questa? Cazzo!'
Stavolta scoppia a ridere per davvero.
Io offesissima mi nascono tra le sue braccia e il piumone e lui ride e ride, carezzandomi i capelli e io mi sento piccola piccola.
Ci addormentiamo così. Con lui che ogni tanto si rigira nel letto e ancora ride.
E anche questa è andata...
è notevolissima Fred Vargas, nevvero? E aspetta di conoscere il commissario Adamsberg, altro protagonista dei suoi libri che alterna agli evangelisti...
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