comunque: non sono tornata a scrivere sul blog solo per insultare la Moratti, ma anche perché sono tornata da una cinque giorni ad Imperia molto bella e rilassante, salvo tornare ieri pomeriggio e alle 16.30 correre puntuale in piazza a Milano per il concerto-evento MLT organizzato dal comitato del futuro (mi auguro) sindaco di Milano, esponente del centro-sinistra.
Dovete sapere che oltre alla redazione, per la quale lavoro da sette splendidi anni e mezzo (!!), negli anni passati mi sono occupata anche di ufficio stampa, salvo poi farmi inculare dalla persona meno adatta al mondo per ricoprire il ruolo del mio compagno, ed ora mi cimento nuovamente, da un'altra parte, a fare comunicazione e promozione. Lo faccio con una persona che conosco e che ho imparato a stimare, un giovane con le idee simili alle mie e con il quale avrò molto da discutere, ma a me piace così.
Mi a chiamata lui e di questo sono molto contenta, così ora mi divido al mattino in zona Ortica, Lambrate (alla quale dedicherò preso un reportage, ne vale davvero la pena... tsé), al pomeriggio in redazione e la sera al pub. Olè! Ho chiesto anche una scopa da mettere nel culo per ramazzate i marciapiedi di Milano ma mi ha detto il bellissimo assessore Terzi, che ce l'ha già in culo la Moratti la scopa, anche se in realtà non la sta usando per pulire. Alcuni addetti ai lavori dicono che se la tiene lì da un po' perché vuole collaudare tutto di persona, tanto da aver fatto arrabbiare anche qualche netturbino che per farsi ridare lo strumento di lavoro ha dovuto spostare l'attenzione di Letizia su BikeMi. Senza sella. Rigorosamente.
Comunque, stavamo dicendo? Ah sì, il mio nuovo lavoro. Bene, brava, sette +
Eccomi quindi ieri lì nel back stage (dio quanto mi piace dirlo, provate anche voi, bèèèccccc steeeiggggggg) con il mio bel pass pronta ad agire. Il fatto è che non ho mai lavorato ad un evento così grande, io e la logistica siamo due cose completamente incompatibili, non conoscevo nessuno perché era tutto un politica mischiato a produzioni e tecnici etc, e soprattutto, sono sempre stata dall'altra parte.
Cioè, per sei anni, dal Premio De André a Roma a O'scià di Baglioni a Lampedusa, sono sempre stata quella che veniva accolta, coccolata, odiata, indirizzata e ascoltata dagli uffici stampa.
Il contrario, a questi livelli, non mi era mai capitato. Nic mi da in mano una lista accrediti, parla di lanci alle agenzie, mi presenta ai primi tre che incontriamo poi mi lascia in balia degli eventi, e mi dice di organizzare più incontri possibili tra giornalisti e artisti, passando prima dagli uffici stampa, ovviamente, quando è il caso, altrimenti ciccia. Controllare che chi sia dentro al back stage possa lavorare come si deve, correre a destra e a sinistra a cercare collaboratori, organizzatori e assisenti mai visti prima e che nemmeno loro sapevano chi fossi e via così.
La cosa divertente era vedere le facce di alcuni quando, una volta che li scovavo, mi dicevano: tu chi sei scusa?!, e io rispondevo, l'ufficio stampa dell'evento. E questi magari erano mesi che si aprivano il culo per organizzare tutto mentre io ero arrivata un'ora prima da Imperia con ancora l'odore di crema solare sul mio bel corpicino e il viso pieno e strapieno di lentiggini.
Alla fine è andata. Conoscevo molta più gente di quella che pensavo (artisti esclusi che loro grazie a dio, a parte i Casinò, li conoscevo già per conto mio) ed è andato tutto bene.
Ho rivisto Agostoni che era una vita che non vedevo, mi sono perdutamente innamorata degli occhi del cantante dei Ministri, ho salutato Prette e i Marta e Joe dei la Crus che non vedevo da quasi un anno e ho rivisto molte vecchie conoscenze. Ovviamente cerano i parassiti che si sono limitati semplicemente a cambiare la tappezzeria che circondava i loro volti, ma questa è troppo criptica anche per me come frase.
Momenti di tensione riguardo la presenza del mio inculatore presuntuoso e non adatto a ricoprire la figura dell'uomo della mia vita, non pervenuti. Sono felice di stare così bene con me stessa e con chi è adesso al mio fianco. O forse la felicità sta nel non avere più quella persona. Chi lo sà, poco importa.
Ha provato a fare il figo all'inizio, è gli è anche riuscito: io spaesata, lui che giocava in casa, ma con il passare della serata si sarebbe potuto mangiare le mani fino ai gomiti nel vedermi sgambettare sorridente e sicura di me in mezzo a tutti quei radical chic del cazzo
.
La serata artisticamente parlando è stata molto bella. Samule e Max sono bellissimi: come tipi, come presenze, come la loro esibizione. Agnelli su Il Paese è reale ha strafatto, è stato un momento davvero emozionante. Don Gallo superlativo, e niente più. Ministri e Marta sui Tubi grandiosi.
Che dire. Bella serata, bel battesimo del fuoco. Non sceglierò mai tra giornalismo e ufficio stampa.
Diciamo che metto il primo al servizio del secondo, ma scrivere rimane pur sempre la mia unica e vera passione.
Dovete sapere che oltre alla redazione, per la quale lavoro da sette splendidi anni e mezzo (!!), negli anni passati mi sono occupata anche di ufficio stampa, salvo poi farmi inculare dalla persona meno adatta al mondo per ricoprire il ruolo del mio compagno, ed ora mi cimento nuovamente, da un'altra parte, a fare comunicazione e promozione. Lo faccio con una persona che conosco e che ho imparato a stimare, un giovane con le idee simili alle mie e con il quale avrò molto da discutere, ma a me piace così.
Mi a chiamata lui e di questo sono molto contenta, così ora mi divido al mattino in zona Ortica, Lambrate (alla quale dedicherò preso un reportage, ne vale davvero la pena... tsé), al pomeriggio in redazione e la sera al pub. Olè! Ho chiesto anche una scopa da mettere nel culo per ramazzate i marciapiedi di Milano ma mi ha detto il bellissimo assessore Terzi, che ce l'ha già in culo la Moratti la scopa, anche se in realtà non la sta usando per pulire. Alcuni addetti ai lavori dicono che se la tiene lì da un po' perché vuole collaudare tutto di persona, tanto da aver fatto arrabbiare anche qualche netturbino che per farsi ridare lo strumento di lavoro ha dovuto spostare l'attenzione di Letizia su BikeMi. Senza sella. Rigorosamente.
Comunque, stavamo dicendo? Ah sì, il mio nuovo lavoro. Bene, brava, sette +
Eccomi quindi ieri lì nel back stage (dio quanto mi piace dirlo, provate anche voi, bèèèccccc steeeiggggggg) con il mio bel pass pronta ad agire. Il fatto è che non ho mai lavorato ad un evento così grande, io e la logistica siamo due cose completamente incompatibili, non conoscevo nessuno perché era tutto un politica mischiato a produzioni e tecnici etc, e soprattutto, sono sempre stata dall'altra parte.
Cioè, per sei anni, dal Premio De André a Roma a O'scià di Baglioni a Lampedusa, sono sempre stata quella che veniva accolta, coccolata, odiata, indirizzata e ascoltata dagli uffici stampa.
Il contrario, a questi livelli, non mi era mai capitato. Nic mi da in mano una lista accrediti, parla di lanci alle agenzie, mi presenta ai primi tre che incontriamo poi mi lascia in balia degli eventi, e mi dice di organizzare più incontri possibili tra giornalisti e artisti, passando prima dagli uffici stampa, ovviamente, quando è il caso, altrimenti ciccia. Controllare che chi sia dentro al back stage possa lavorare come si deve, correre a destra e a sinistra a cercare collaboratori, organizzatori e assisenti mai visti prima e che nemmeno loro sapevano chi fossi e via così.
La cosa divertente era vedere le facce di alcuni quando, una volta che li scovavo, mi dicevano: tu chi sei scusa?!, e io rispondevo, l'ufficio stampa dell'evento. E questi magari erano mesi che si aprivano il culo per organizzare tutto mentre io ero arrivata un'ora prima da Imperia con ancora l'odore di crema solare sul mio bel corpicino e il viso pieno e strapieno di lentiggini.
Alla fine è andata. Conoscevo molta più gente di quella che pensavo (artisti esclusi che loro grazie a dio, a parte i Casinò, li conoscevo già per conto mio) ed è andato tutto bene.
Ho rivisto Agostoni che era una vita che non vedevo, mi sono perdutamente innamorata degli occhi del cantante dei Ministri, ho salutato Prette e i Marta e Joe dei la Crus che non vedevo da quasi un anno e ho rivisto molte vecchie conoscenze. Ovviamente cerano i parassiti che si sono limitati semplicemente a cambiare la tappezzeria che circondava i loro volti, ma questa è troppo criptica anche per me come frase.
Momenti di tensione riguardo la presenza del mio inculatore presuntuoso e non adatto a ricoprire la figura dell'uomo della mia vita, non pervenuti. Sono felice di stare così bene con me stessa e con chi è adesso al mio fianco. O forse la felicità sta nel non avere più quella persona. Chi lo sà, poco importa.
Ha provato a fare il figo all'inizio, è gli è anche riuscito: io spaesata, lui che giocava in casa, ma con il passare della serata si sarebbe potuto mangiare le mani fino ai gomiti nel vedermi sgambettare sorridente e sicura di me in mezzo a tutti quei radical chic del cazzo
.
La serata artisticamente parlando è stata molto bella. Samule e Max sono bellissimi: come tipi, come presenze, come la loro esibizione. Agnelli su Il Paese è reale ha strafatto, è stato un momento davvero emozionante. Don Gallo superlativo, e niente più. Ministri e Marta sui Tubi grandiosi.
Che dire. Bella serata, bel battesimo del fuoco. Non sceglierò mai tra giornalismo e ufficio stampa.
Diciamo che metto il primo al servizio del secondo, ma scrivere rimane pur sempre la mia unica e vera passione.
Il pirla di cui parli, che "giocava in casa", credo il tuo ex per intuizione, deve solo maledire il giorno in cui ti ha persa. Ciau
RispondiEliminal'ha già fatto.. eheheh!
RispondiElimina(l'unico al quale posso riservare la parola ex è una persona con la quale ho convissuto e condiviso sei anni d'amore. tutto il resto si chiama niente o presente, con P maiuscola :-) )