ci sono ci sono, eccome se ci sono.
ieri ho avuto in pianto insterico bellissimo.
ho seri disturbi di disordine mentale, sono due settimane che dormo da I. e la cosa non può farmi che piacere. l'unica cosa è che da lui non ho vestiti, e nemmeno ho mai pensato di doverli portare.
cioè, nel senso: o tutto o niente. non è che porto una maglione e una felpa e chissene.
lo faccio quando il fine settimana sto da lui, ma a dire il vero lavorando le sere di sabato e domenica al pub non è che mi serve il vestito da sera, per cui felpa, jeans e new ballance vanno bene per i due giorni.
ma due settimane intere senza avere l'armadio davanti è un casino. non perché sia una fashion victims del cazzo, ma perché ho un sacco di vestiti che ho accumulato negli anni.
come? così: piove, sono in giro da due giorni senza niente perché non mi aspettavo nè di dormire fuori nè che piovesse, allora mi compro una felpa nuova. oppure: lavoro al pub per un improvvisa sostituzione, non posso lavorare con la camicia di seta blu di penny black, allora mi compro una maglietta. mi hanno invitata ad una festa di compleanno, ho detto che sarei passata ma, diavolo!, mica posso andarci in felpa sporca di salsa nachos... ok, compro una maglietta.
e via così. e io mica ce li ho i soldi da spendere così, alla cazzo.
e allora niente, ho un sacco di vestiti che nemmeno li vedo tutti, per cui ogni tanto mi dimentico di metterli. però ecco, mi piacerebbe svegliarmi la mattina e decidere in base alla pioggia, al sole, all'umore e al ciclo mestruale cosa mettermi. provare, cambiare, abbinare, tirarmi via di dosso tutto in maniera nervosa per poi ripiegare su jeans e camicia... insomma, una cosa normale.
e invece passo da casa, venti minuto, salgo e metto le prima cose che mi capitano in una borsa (odio andare in giro con i sacchetti come i barboni.. l'ho fatto per troppo tempo anni fa, fanculo!) cercando anche di abbinarle.
che poi in 'sti giorni che pioveva che fai, metti le all star? ma va.
metti le francesine? eh sì', bell'idea, ma mica posso metterle a caso.
metti gli stivali? no, vietato dai, gli stivali da giugno in poi sono vietati.
metti le new ballance? macché cristo, sono tutte rotte, non si possono vedere.
metti i sandali alla schiava? massì, chissene se piove. ma no dai, non scherziamo.
metto le camper? e mettiamo 'ste camper va là, che mi suda il piede al solo pensiero.
è che mi sarebbe piaciuto ragionare così. invece no.
avevo le all star e basta e mica posso passare ogni minuto a casa a prendere roba.
dove la metto? vado in giro con i sacchetti con dentro le scarpe?
quando lo faccio, soprattutto? ho già la macchina piena di sacchetti e sacchettini, giacche impolverate, foulard strepitosi che non riesco a mettere perché li ho lasciati lì 'di scorta' ma ogni volta che mi servono la macchina ce l'ho da qualche altra parte.
insomma: domenica mi sono organizzata e ho preso tanti vestiti, i sandali alla schiava, le cinture, le collane, due per tipo, e tutto ciò che mi piace scegliere, l'ho infilato nella borsa e sono andata da I. preparata. la mattina mi sveglio: diluvio universale. che me ne faccio dei sandali e delle all sta?
cristo! vado a melzo a votare e metto i miei storici doc martens blu di quindici anni fa che oramai sono grigi e mi avvio ai seggi.
mi vesto caruccia, perché poi ieri sera dovevamo andare a lecco a cena a casa di conoscenti (quella famosa cena, dove lui poi ci andò da solo...) e a fine serata, alle quattro e mezza del mattino mentre rientramo un po' ubriachi, I. mi dice: 'dormiamo da te che facciamo prima?'.
cristo santissimo! ma come dormiamo da me, ma propri adesso che mi ero organizzata e che avevo portato i mei abbinamenti migliori da te sapendo che stasera abbiamo un'altra cena e giovedì vado da vasco per lavoro e venerdì andiamo a fare una scampagnata?????
ma cazzo!
arriviamo a casa mia e vedo il delirio.
al di là che ormai sono le cinque del mattino e l'idea di dormire quattro ore mi spezza le gambe, ho un casino mai visto sul letto fatto di versiti, sciarpe, reggiseni, cinture, caricabatterie, stringhe delle scarpe, cartellini dei vestiti e dischi. senza pensare poi che quelle lenzuola le avrei volute cambiare già da tempo, tant'è...
tiro via tutto mentre I. va in bagno, mi spoglio e mi ritrovo così, seminuda ad osservare la mia stanza che sta per esplodere e che rispecchia in pieno il mio disordine mentale.
arriva I. che mi chiede cos'è quel faccino, io borbotto qualcosa e me ne vado in bagno.
mica ce l'ho con lui, anzi... una volta a letto mi raggomitolo e scoppio in un pianto demente tipo a singhiozzi dicendo: "basta, uffa, stamani mi sono svegliata in una casa, sono andata in un'altra e stasera dormo in un'altra ancora... non so più dove abito, non una casa, un posto mio, non posso andare avanti così. mi faccio male, mi stanco tanto, perdo tempo e lucidità se poi devo pensare a come organizzarmi la vita tutti i santi giorni". poi mi rendo conto del delirio e gli dico di dormire, che non fa niente e che sono solo stanca. lui mi dice che no, finché non sto bene rimane sveglio (dannazione questo testone sa sempre sorprndermi!!!).
mi accarezza, mi dice di scegliere un posto dove stare e a me viene spontaneo, come una bimba piccola, dire 'voglio stare dove sei tu'.
ma era ovvio che non fosse una montatura per dire andiamo a vivere insieme, anche perché poi non è che sia così diversa ora la nostra situazione da quel concetto...
tant'è, ormai l'ho detto, e lui sempre accarenzandomi mi dice, 'vuoi venire a stare da me?'.
ed io lì ho dato il meglio farfugliando qualcosa del tipo "si ma no, cioè mica adesso. mica dobbiamo parlarne adesso intendo. è tardi, no? siamo stanchi e ubriachi e io mica ti voglio forzare. cioè, sì in realtà neanche te lo voglio chiedere. cioè non ce n'è bisogno capito, di chiederlo... dico. se viene bene se no fa nulla. cioè mi piacerebbe ma deve succedere se lo vuoi, se stai bene e se sei sereno, altrimenti non voglio che lo fai perché io devo avere i vestiti. mica è per i vestiti, io voglio solo che stai bene. stai bene tu, che sto bene anche'io. dormi, ciao, buoanotte".
ieri ho avuto in pianto insterico bellissimo.
ho seri disturbi di disordine mentale, sono due settimane che dormo da I. e la cosa non può farmi che piacere. l'unica cosa è che da lui non ho vestiti, e nemmeno ho mai pensato di doverli portare.
cioè, nel senso: o tutto o niente. non è che porto una maglione e una felpa e chissene.
lo faccio quando il fine settimana sto da lui, ma a dire il vero lavorando le sere di sabato e domenica al pub non è che mi serve il vestito da sera, per cui felpa, jeans e new ballance vanno bene per i due giorni.
ma due settimane intere senza avere l'armadio davanti è un casino. non perché sia una fashion victims del cazzo, ma perché ho un sacco di vestiti che ho accumulato negli anni.
come? così: piove, sono in giro da due giorni senza niente perché non mi aspettavo nè di dormire fuori nè che piovesse, allora mi compro una felpa nuova. oppure: lavoro al pub per un improvvisa sostituzione, non posso lavorare con la camicia di seta blu di penny black, allora mi compro una maglietta. mi hanno invitata ad una festa di compleanno, ho detto che sarei passata ma, diavolo!, mica posso andarci in felpa sporca di salsa nachos... ok, compro una maglietta.
e via così. e io mica ce li ho i soldi da spendere così, alla cazzo.
e allora niente, ho un sacco di vestiti che nemmeno li vedo tutti, per cui ogni tanto mi dimentico di metterli. però ecco, mi piacerebbe svegliarmi la mattina e decidere in base alla pioggia, al sole, all'umore e al ciclo mestruale cosa mettermi. provare, cambiare, abbinare, tirarmi via di dosso tutto in maniera nervosa per poi ripiegare su jeans e camicia... insomma, una cosa normale.
e invece passo da casa, venti minuto, salgo e metto le prima cose che mi capitano in una borsa (odio andare in giro con i sacchetti come i barboni.. l'ho fatto per troppo tempo anni fa, fanculo!) cercando anche di abbinarle.
che poi in 'sti giorni che pioveva che fai, metti le all star? ma va.
metti le francesine? eh sì', bell'idea, ma mica posso metterle a caso.
metti gli stivali? no, vietato dai, gli stivali da giugno in poi sono vietati.
metti le new ballance? macché cristo, sono tutte rotte, non si possono vedere.
metti i sandali alla schiava? massì, chissene se piove. ma no dai, non scherziamo.
metto le camper? e mettiamo 'ste camper va là, che mi suda il piede al solo pensiero.
è che mi sarebbe piaciuto ragionare così. invece no.
avevo le all star e basta e mica posso passare ogni minuto a casa a prendere roba.
dove la metto? vado in giro con i sacchetti con dentro le scarpe?
quando lo faccio, soprattutto? ho già la macchina piena di sacchetti e sacchettini, giacche impolverate, foulard strepitosi che non riesco a mettere perché li ho lasciati lì 'di scorta' ma ogni volta che mi servono la macchina ce l'ho da qualche altra parte.
insomma: domenica mi sono organizzata e ho preso tanti vestiti, i sandali alla schiava, le cinture, le collane, due per tipo, e tutto ciò che mi piace scegliere, l'ho infilato nella borsa e sono andata da I. preparata. la mattina mi sveglio: diluvio universale. che me ne faccio dei sandali e delle all sta?
cristo! vado a melzo a votare e metto i miei storici doc martens blu di quindici anni fa che oramai sono grigi e mi avvio ai seggi.
mi vesto caruccia, perché poi ieri sera dovevamo andare a lecco a cena a casa di conoscenti (quella famosa cena, dove lui poi ci andò da solo...) e a fine serata, alle quattro e mezza del mattino mentre rientramo un po' ubriachi, I. mi dice: 'dormiamo da te che facciamo prima?'.
cristo santissimo! ma come dormiamo da me, ma propri adesso che mi ero organizzata e che avevo portato i mei abbinamenti migliori da te sapendo che stasera abbiamo un'altra cena e giovedì vado da vasco per lavoro e venerdì andiamo a fare una scampagnata?????
ma cazzo!
arriviamo a casa mia e vedo il delirio.
al di là che ormai sono le cinque del mattino e l'idea di dormire quattro ore mi spezza le gambe, ho un casino mai visto sul letto fatto di versiti, sciarpe, reggiseni, cinture, caricabatterie, stringhe delle scarpe, cartellini dei vestiti e dischi. senza pensare poi che quelle lenzuola le avrei volute cambiare già da tempo, tant'è...
tiro via tutto mentre I. va in bagno, mi spoglio e mi ritrovo così, seminuda ad osservare la mia stanza che sta per esplodere e che rispecchia in pieno il mio disordine mentale.
arriva I. che mi chiede cos'è quel faccino, io borbotto qualcosa e me ne vado in bagno.
mica ce l'ho con lui, anzi... una volta a letto mi raggomitolo e scoppio in un pianto demente tipo a singhiozzi dicendo: "basta, uffa, stamani mi sono svegliata in una casa, sono andata in un'altra e stasera dormo in un'altra ancora... non so più dove abito, non una casa, un posto mio, non posso andare avanti così. mi faccio male, mi stanco tanto, perdo tempo e lucidità se poi devo pensare a come organizzarmi la vita tutti i santi giorni". poi mi rendo conto del delirio e gli dico di dormire, che non fa niente e che sono solo stanca. lui mi dice che no, finché non sto bene rimane sveglio (dannazione questo testone sa sempre sorprndermi!!!).
mi accarezza, mi dice di scegliere un posto dove stare e a me viene spontaneo, come una bimba piccola, dire 'voglio stare dove sei tu'.
ma era ovvio che non fosse una montatura per dire andiamo a vivere insieme, anche perché poi non è che sia così diversa ora la nostra situazione da quel concetto...
tant'è, ormai l'ho detto, e lui sempre accarenzandomi mi dice, 'vuoi venire a stare da me?'.
ed io lì ho dato il meglio farfugliando qualcosa del tipo "si ma no, cioè mica adesso. mica dobbiamo parlarne adesso intendo. è tardi, no? siamo stanchi e ubriachi e io mica ti voglio forzare. cioè, sì in realtà neanche te lo voglio chiedere. cioè non ce n'è bisogno capito, di chiederlo... dico. se viene bene se no fa nulla. cioè mi piacerebbe ma deve succedere se lo vuoi, se stai bene e se sei sereno, altrimenti non voglio che lo fai perché io devo avere i vestiti. mica è per i vestiti, io voglio solo che stai bene. stai bene tu, che sto bene anche'io. dormi, ciao, buoanotte".
Andate a vivere insieme. E' stupido continuare così. mica state insieme da 2 giorni o avete 15 anni.
RispondiEliminaE dai.
Vi adoro, comunque.
Non sorridevo così tanto leggendo da quando ho letto il finale di Orgoglio e Pregiudizio!
RispondiElimina(e per la cronaca ero lì che pensavo 'Si Darcy, dai cazzo, dille che l'ami!')
<3
@ cris: massì :-)
RispondiElimina@ zitella: no ma non hai idea di che delirio di cose che ho detto aahahha